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LETTERA AD  UN AMICO

 

Finalmente ho risolto i miei (oramai troppo frequenti!) problemi con la posta elettronica…. e sono felice di poterle dare le informazioni che mi aveva richiesto a suo tempo.

La prima volta che ho visto il Braque d’Auvergne, è stato in una fotografia di un’enciclopedia canina ed anche se può apparire retorico, è stato amore a prima vista.

Sicuramente, date le poche notizie che l’articolo allegato alla foto riportava, sono stata attratta dall’aspetto esteriore…potenza, stile, leggerezza, eleganza, “blu”…. Un concentrato di sensazioni!

Da allora ho iniziato ad interessarmi alla razza con l’intento di acquistare un cucciolo che potesse darmi soddisfazioni sia sul campo venatorio sia dal punto di vista della bellezza.

Il primo contatto l’ho avuto con il Tesoriere del Club RABA “Reunion des Amateurs du Braque d’Auvergne” Madame Simone Argant che si è dimostrata subito disponibile e comprensiva nei confronti della mia estrema curiosità inviandomi il periodico di cinofilia e informazioni citogenetiche del club. Da allora il Braque d’Auvergne è entrato a tutti gli effetti nella mia vita.

Ho preso contatto con Monsieur Fuertes dell’Allevamento della Hulotte e ho atteso la prima scelta di una cucciolata di Merlin de Corvee de la Carre (ch.cs.-ch.ib.-ch.fta-Trialer Printemps Etè-laureat de la race 2002). Dopo due anni circa di sospirata attesa ho conosciuto Sofie, la mia passione!

Lei vive in casa con me e la mia famiglia ... è dolcissima, odia chi le alza la voce contro, non c’è mai stato bisogno di alzare le mani, è attentissima a tutto, capisce subito dallo sguardo, ha una poltrona tutta sua, un bolognese per amica del cuore e un segugio di Hannover per fidanzatino.

Lei sicuramente starà pensando che la mia Sofie sia un cane da salotto che odia l’erba bagnata e i pruni di rosa canina, sbagliato! lei riesce a modificare il suo comportamento secondo gli ambienti in cui si trova.

Quando mi vede vestita da caccia e vede che sto prendendo il guinzaglio di corda lei lo sa!

Cambia la dolcezza in grinta, la rilassatezza in potenza muscolare, l’ascolto in olfatto.

Non ho voluto volontariamente dressare Sofie…. A parte l’insegnamento delle nozioni fondamentali che però ho cercato di fargliele capire con naturalezza e pazienza. L’addestramento è stato naturale… ha fatto tutto da sola! Anzi lei ha aiutato me in determinate situazioni di caccia ….

Appena scesa di macchina lei inizia a sollevare la testa cercando con il naso le miriadi emanazioni sospese nell’aria o portate dal vento, tolto il guinzaglio parte in quarta ……lavora il terreno con vivacità ed accuratezza, non lascia niente al caso…va come il vento……”ruzzola” sul terreno a causa della forte velocità di marcia….ma quando il sitolino è captato…. blam la ferma, solida, sicura, concentrata, da brivido. La sua andatura più frequente è il trotto, sebbene più veloce rispetto agli altri bracchi francesi

Il riporto è corretto con una buona presa del selvatico.

Ama l’acqua, infatti in Francia frequentemente viene utilizzato anche in terreni paludosi….e ama il bosco fitto o rado che sia; i terreni disagevoli e la macchia in particolar modo non la disdegna affatto anche se il mantello a pelo raso, si sa, penalizza un po’….è un  cane con una grande capacità d’adattamento! L’importante è relazionarsi con lui con dolcezza e umanità, come se fosse un compagno di caccia a due zampe anziché a quattro!

Tanti cari saluti, a presto

Elisa

 

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